Fiaba di e con Arianna Porcelli Safonov C'era una volta il pacchetto base, un povero consumatore ed un autonoleggio.

Qualche tempo fa, su Rai2 mi sono non poco divertita a partecipare come attivista di un fronte femminista neonazista: a mio avviso, una deriva molto attuale. Si scherza, eh. Per carità.

Uno dei contesti maggiormente in rovina e in decadenza, in questi tempi è purtroppo l'ordine dei giornalisti; il giornalista detiene una responsabilità etica mastodontica nei confronti dei lettori e del paese. Anziché dedicare la propria professione alla ricerca della verità egli oggi si dedica a fare gossip e a collezionare accrediti.

Un estratto live del pezzo dedicato alla nostra povera vita valutata in base all'opinione che gli altri si fanno di noi sui social. Un'opinione che possiamo costruire noi stessi vivendo sui social una vita che attiri i like esattamente come la carta moschicida.

Visita: www.ariannaporcellisafonov.com

Estratto dal live a Milano, il monologo "È maschio il suo?!" è un grido di disperazione lanciato contro tutti: dai padroni dei cani a quelli che vorrebbero tanto un cagnolino ma sono allergici ma soprattutto contro coloro che gridano, indemoniati: è maschio il suo?

Gli italiani sono sempre stati governati da due categorie preponderanti: pelati con ego esagerato oppure riportini discreti, puliti, eleganti, discutibili.

Si prova a scherzare sul bugiardino. Compri un medicinale per curarti e dentro trovi un piccolo pieghevole che ti mette in guardia dalle mille insidie del mondo e ti catapulta in faccia una quantità di ansie così concrete e precise che quasi quasi il medicinale diventa ai tuoi occhi un metodo efficace con cui morire male, in poco tempo e oltretutto a pagamento.

L'impresa è sempre più ardua ma come diceva Mina, cerca un altro argomento di conversazione!

Chi abbia avuto in casa un Potus conosce bene la sua capacità di adattamento: una pianta che viene sempre posizionata in posti di merda ma se ne frega perché ha solo voglia di vivere. Dovremmo tutti rinascere Potus.

Lo so che non è bene accanirsi con categorie già prese duramente di mira e umiliate da tutti: ma chi si prende cura di certi tifosi? Uno spunto leggero ma non troppo, su quanto sia impattante il business del calcio mondiale.